Gli amici scrittori
Alfonso Gatto, Il vaporetto (1963)
Alfonso Gatto scherza con ludica leggerezza sul suo cognome dedicando a Maria Corti Il Vaporetto. Poesie fiabe rime ballate per i bambini d’ogni età (Milano, Nuova Accademia, 1963). Gatto e la Corti si erano conosciuti nel primo dopoguerra, forse proprio all’Accademia salentina, e il loro ultimo incontro avvenne nella primavera del 1974, in occasione di una lezione tenuta da Gatto nell’Università di Pavia. Durante il viaggio in auto da Milano (alla guida, Vittorio Sereni) Gatto le aveva promesso: «Sta tranquilla, prima o poi verrò con i miei versi al Fondo pavese» (Ombre dal Fondo, p. 19). La morte improvvisa, sopraggiunta due anni dopo, gli aveva impedito di mantenere l’impegno, ma lo avrebbe fatto per lui nel 1993 Graziana Pentich, che al Centro Manoscritti ha donato, di Alfonso, anche molti disegni e dipinti.