Del metodo per far male le pagine culturali, «Alfabeta», n. 8, dicembre 1979

L’articolo, un programma di lavoro rigoroso e decisamente inattuale, riassume il senso della militanza del critico per Maria Corti. Una linea di condotta rivendicata in più occasioni: «fa piacere comunicare con un pubblico più vasto di quello dei nostri libri e trattare anche argomenti che allargano la nostra stessa visuale della cultura. L’importante è non cedere alle lusinghe della cultura dello spettacolo, parlare solo di libri che a nostro parere contano e in modo nuovo» (Dialogo in pubblico, p. 96).