Gli amici scrittori
Romano Bilenchi, Anna e Bruno e altri racconti (1988)
Maria Corti incontra Bilenchi a Firenze: «Il caffè Paszkowski era per me, soprattutto negli anni fra il 1947 e il 1956, un luogo privilegiato di incontri; prendevo persino il treno e andavo a passare il fine settimana a Firenze per incontrarvi i vecchi amici […]. Romano Bilenchi arrivava dal “Nuovo Corriere” carico di umori, a passo veloce: era quel che si dice un gran bell’uomo, dal forte fascino personale. Intratteneva con voce impetuosa, ed emissione nell’aria di suoni vocali senesi-fiorentini, gli amici locali e qualche altro come me arrivato da Milano […]. In una delle serate al caffè Bilenchi mi donò l’edizione Vallecchi del 1943 di Mio cugino Andrea: un esemplare prezioso con i frequentissimi interventi stilistici a penna, che sarebbero poi passati all’edizione dei Racconti del 1958 […]. Il volume del 1943 è uno dei testi con cui ho dato inizio nel 1968 al Fondo Manoscritti» (Dialogo in pubblico, p. 48).