Tra Lombardia e Salento

Maria Corti nella sua classe del ginnasio di Chiari
(in fondo a sinistra, in piedi)

«Paragonando la vita dei miei colleghi di studio uomini, comandati uno alla Dantesca, uno alla Petrarchesca, uno alla Crusca o a Enti affini, paragonando queste realtà al mio correre di viaggiatrice pendolare, mi capita di pensare che la vera libertà per una donna nelle mie condizioni intellettuali era quella che non mi sarebbe mai toccata: vivere senza dover lavorare. Si stava esaurendo la sostanza dei sogni» (Dialogo in pubblico, p. 34).