I luoghi della narratrice

Manoscritto delle Pietre verbali
(Einaudi, 2001)

Le Pietre verbali, romanzo-saggio sul Sessantotto pavese, si sviluppa da una costola del Ballo dei sapienti. Con una calcolata operazione di montaggio alcuni brani del vecchio racconto vengono riassorbiti nel nuovo organismo narrativo. Ce lo testimonia l’autografo riprodotto qui a fianco. Nella prima parte del foglio è incollata la fotocopia di una pagina del Ballo dei sapienti, su cui l’autrice interviene cambiando l’onomastica dei personaggi e accentuando il colore espressivo con inserti di gergo; nella seconda metà del foglio, invece, è aggiunto ex novo, e in pulito, un brano autografo che si presume ricavato da una stesura precedente (cfr. pp. 9-10 delle Pietre verbali).